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Valle Olona
Il coinvolgimento di realtà come Oikos e Idrogea sul fronte progettuale ha garantito la messa a punto di un intervento utile e realistico. Dall'altra parte, la capacità di combinare un bando di Fondazione Cariplo (unico progetto finanziato in provincia) e il supporto del Contratto di fiume per la parte restante, conferma la possibilità di passare dalle parole ai fatti, dedicando più tempo al proprio dovere istituzionali e un po' meno alle lamentele sui tagli di fondi pubblici. I coinvolgimento di Legambiente per la parte di comunicazione, completa infine il quadro. Sistema Olona. La biodiversità che scorre, prevede interventi lungo un'area molto ampia, da Malnate fino a Gerenzano, passando per buona parte dei paesi lungo l'asse del fiume, con deviazioni a Locate Varesino, Morazzone, Cislago e Rescaldina. "L'obiettivo principale è ripristinare la connettività intorno al fiume - spiega Martina Spada, di Istituto Oikos -. L'area fortemente antropizzata in cui viviamo rende necessario riqualificare gli ambienti fluviali, tutelare le zone umide e la vegetazione delle sponde, per non mettere a rischio specie animali e vegetali". In pratica, si parla di un corridoio che dalla Svizzera arriva fino al milanese da una parte e unisce il Parco del Ticino con il Parco Pineta dall'altra. "Abbiamo previsto quattro categorie di interventi, per un totale di 19 - spiega Barbara Raimondi, di Idrogea Servizi -. La prima riguarda la creazione o il ripristino di zone umide. Dalla pozza d'acqua per gli anfibi, alle zone boschive circostanti. Sono ecosistemi di importanza ormai riconosciuta ma fragili e non più in grado di crearsi da soli".
Interventi solo all'apparenza minori, fondamentali invece per ricostruire dalle radici un ecosistema fortemente compromesso negli anni passati, Per questo, è importante il massimo coinvolgimento della popolazione. Una missione affidata a esperti del settore. "Il nostro contributo prevede due tipologie di interventi - spiega Marzio Marzorati, di Legambiente Lombardia -. Da una parte, corsi di formazione e approfondimento dedicati sia a tecnici comunali sia a GEV. Poi, vorremmo formare un gruppo di testimoni. Persone interessate a seguire l'evolversi dei lavori visitando regolarmente i cantieri e pronti a organizzare giornate per scuole e il resto della popolazione interessata". Considerato già avviato, con la fase progettuale e l'assolvimento delle pratiche amministrative per i bandi, non sarà necessario attendere a lungo prima di vedere aperti i primi cantieri. Durata prevista dei lavori, fino al 2020. Anticipando infine alcune prevedibili critiche circa la necessità di destinare 1,3 milioni di euro a progetti di questa natura, a fronte di problemi valutati spesso ben più gravi per l'Olona, non è difficile individuare la risposta. Il bando in questione offriva la possibilità di realizzare un progetto di questo tipo e così è stato fatto. Sul perchè i lavori più importanti, a partire dalla depurazione e dalla vigilanza non vengono avviati, pur esistendo i fondi, questo è compito di altri. Giuseppe Goglio © Riproduzione vietata Gli interventi in programma nel progetto Sistema Olona. La biodiversità che scorre
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